giovedì 26 luglio 2012

Diana mini love

Oggi sembra un giorno di settembre.
E forse è per questo che oggi è un giorno bellissimo, come quello del mio compleanno.
Ho preso i provini dello sviluppo del rullino della mia piccola e meravigliosa Diana, una macchinina fotografica piccola, bianca, lomografica e plasticosa.
Chi usa solo Instagram (che è figo eh) non può capire.
Il rullino, che io non ne ho mai messo uno in vita mia, che la mia prima macchina è stata una compatta digitale. Prenderlo, sentirne l'odore, pensare che è emulsione e acidi, che è organico e chimico, gelatina e argento. Inserirlo dentro il corpo della macchina fotografica, girare, chiudere e chiudere anche gli occhi perché da qui in poi tutto deve essere fatto al buio.
L'attesa per andare a ritirare il rullino sviluppato, quel chissà che è dietro ogni click, chissà se viene, chissà se esce, chissà se il cielo sembrerà così azzurro come lo vedono i miei occhi. E intanto scattare. Scattare e aspettare, come un rito, facendo crescere il desiderio di vederle tutte quelle immagini.
Un rito, ecco cos'è la fotografia analogica. Un rito, e io penso che un rito è come una magia. La fotografia è magia.
E sono davvero felice, oggi.